mercoledì 15 novembre 2006

Ernest Hyde

La mia mente era uno specchio
vedeva ciò che vedeva, sapeva ciò che sapeva…
in gioventù la mia mente era solo uno specchio
in un vagone che correva veloce,
afferrando e perdendo frammenti di paesaggio.
Poi con il tempo
grandi graffi solcarono lo specchio
lasciando che il mondo esterno penetrasse
e il mio io più segreto vi affiorasse
poiché questa è la nascita dell’anima nel dolore
una nascita con vincite e perdite.
La mia mente vede il mondo come cosa a sé
e l’anima unisce il mondo al proprio io.
Uno specchio graffiato non riflette immagine
e questo è il silenzio della saggezza.


[Antologia di Spoon River - E. Lee Masters]

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